mercoledì, dicembre 17, 2008

Qui habet intellectum computet numerum Tahinae


Voi lo sapevate e non mi avete detto niente. Dico a voi, ebraisti e semitisti vari - sì, anche a te, o Marco - che, non paghi di avermi tenuto a lungo nascoste prelibatezze come falafel, hummus e shakshuka, avete cercato di occultare anche la più cremosa di tutte le cremine, il nettare e l'ambrosia delle alture del Golan, l'idromele delle Dodici Tribù, il soma della striscia di Gaza, la divina tahina.

Ho dovuto aspettare che un discendente di Levi me la facesse finalmente scoprire in una fredda notte di dicembre, ma da allora la mia vita non è più la stessa. Il giovane giudeo è stato per me quel che fu Bob Dylan per John Lennon: e mille volte benedetta sia la sera in cui il signor Zimmermann si presentò ai quattro di Liverpool con un sacchetto colmo di tutte le sostanze psicotrope possibili e immaginabili! Quali inattesi orizzonti spalancò agli ingenui baronetti!

Ebbene sì, ora la tahina è la mia droga. Dimentico della vaporosa sensimilla, nauseato dal pallido psilocybe e dalla subdola amanita, annoiato dal dozzinale kif, ho scoperto nuovi mondi e molteplici nella sua densa pasta di sesamo e nella cadenza millenaria del cucchiaio che sapientemente rimesta semplici eppur nobili ingredienti. E già tremo al pensiero del vuoto in cui basculerà il mio mondo, il dì che mi vedrà esaurire il barattolo da mezzo chilo di cui mi omaggiò benevolo il mio deuteronomico amico! 

Forte delle sue 600 calorie per 100 grammi, le più grasse e unte tra le pietanze alla tahina le fanno un baffo, anzi, un ricciolino da rabbino. Una volta assaggiato questo cremoso peyote, chi si stupisce più che tra le pizze-novità della premiata ditta Aix Pizza, accanto alla "Giuseppe" figuri la "Paolo", un trionfo del grasso saturo a base di pomodoro, salsiccia, peperoni, uova, emmenthal e olive, per la modica cifra di 9, 14 o 17 euri a seconda che la si chieda piccola, grande o maxi!

Ed è grazie alla tahina, ebbro dei suoi lipidi, che ho riscoperto la mia anima ebraica, troppo a lungo incatenata da un'educazione catto-oscurantista che, sbandierando la panzana del deicidio per invidia delle vette intellettuali raggiunte dai leviti che rinnegarono Yahweh, predicava la diffidenza verso i Goldstein e gli Ashkenazy. Troneggino quindi i vessilli di Woody Allen e Noam Chomsky, frullino i santini di Ben Stiller e Mel Brooks, spazzino via le false fedi, e siano gli infedeli scagliati nella Gehenna più profonda! E su ciò che resta della stanca civiltà occidentale si riversi un fiume purificatore di tahina, che - novello Nilo - con il suo grasso limo renda il suolo di nuovo fecondo. Amèn.

Playlist
  • Pestilence - Malleus Maleficarum
  • The Young Knives - Voices of Animals and Men
  • Soundgarden - Screaming Life/Fopp
  • Pantera - Cowboys from Hell
  • Saint Vitus - Die Healing

4 commenti:

Marco ha detto...

Ah ah ah, il criptogiudeo Paolo Goldblumenthal Magagnin!...
Mi spiace ma non sarei un buon promoter per la tahina (e per le madonne sì?!) dato che al solo vedere "100% sesamo puro", come recita l'etichetta della foto, mi vengono le convulsioni. Ebbene sì, detesto il sesamo...
Ma per ogni altra delizia mediorientale convengo in toto, benedetti i circoncisi!
Leitraòt! (arrivederci nella lingua di Abramo...)

Anonimo ha detto...

Caro Ma Guitou,
oggi è il santo natale. te lo ricordo in questo post così potrai riscoprire le tue radici cristiane.
Non bestemmiare....


Pizu

Paolo 保羅 ha detto...

Tratterrommi, tratterrommi ancorché a fatica... Ma porc...

mickamroch ha detto...

Paolo in ebraico si pronuncia TCHINA con quella ch spirata tipica delle lingue arabe.. ti consiglio anche l'humus. Devo assolutamente organizzare una cena all'isrealiana. Ci sono altre prelibatezze che non hai decantato!
Shalom,
Michaela (ovviamente anche qui il CH sarebbe spirato)